sabato 9 marzo 2013

Letture Animate: La Nascita di Arlecchino di Roberto Piumini

In questi giorni sono stata molto impegnata, perciò i post stanno andando a rilento.

Mercoledì abbiamo finalmente fatto la lettura animata che ci ha impegnati per tutti i mercoledì dei passati mesi: un debutto (quasi) alla grande e una seconda decisamente filata non solo liscia, ma direi benissimo.

A parte un piccolo intoppo nella prima lettura, risolto brillantemente grazie ad Arlecchino, direi che è stato un successone: i bambini sono rimasti affascinati sia dalla lettura, sia dallo "spetacolo" e hanno riso come dei matti in alcuni momenti particolarmente comici.
Le insegnanti sono anche loro imaste incantate, direi che è stato un bel successo!

Come vi avevo già forse accennato nel post del Cappello da Cuoco e in quello sul Sole e la Luna, il Tempo e l'Allegria, la cosa va sempre molto verso la drammatizzazione, che è cosa assai diversa dalla lettura animata classica, ma non posso imporre totalmente la mia volontà, e così arriviamo al compromesso: drammatizzazione sì, ma rimane la lettura e la musica di sottofondo e riempimento, perchè non si recita parlando. Altrimenti diventa teatro, non lettura! Questo lo scrivo perchè vorrei evitare che si contesti la lettura perchè è teatro: rimane lettura, un po' troppo drammatizzata. E sottolineo che non mi vede d'accordo, anche se è stato un gran successo, e ci hanno chiesto di ripeterla, e lo faremo mercoledì prossimo, in una scuola materna.

Il libro scelto quest'anno è La Nascita di Arlecchino, scritto da Roberto Piumini e Illustrato da Giovanni Manna, e racconta una nascita un po' diversa da quella storica di Arlecchino. Innanzitutto abbiamo scelto questo libro perchè la lettura doveva essere un po' prima, nel periodo di Carnevale, e ci sembrava giusto scegliere una storia carnascialesca. Anche se non è stato facile trovare un libro intelligente, garbato, con una storia ambientata a Carnevale o sul Carnevale: in generale i pochi libri che si trovano in giro raccontano la storia delle maschere tradizionali oppure come farsi una maschera. In secondo luogo l'abbiamo scelto perchè i bambini conoscessero almeno una delle maschere tradizionali del Carnevale, visto che ormai imperversano personaggi di fumetti e cartoni animati.

La storia narra della nascita di Arlecchino da un uovo gigante, fatto dall'allegria e covato poi dal tempo, dal sole e dalla luna, finchè si apre e nasce un Arlecchino grande, parlante e pensante, ma nudo. E, grazie a un primo incidente in cui gli rimane in mano un pezzetto di stoffa, che però non basta a coprirlo, capisce come fare per procurarsi altri pezzi di stoffa per farsi un vestito. Grazie poi al suo ingegno riesce a cucirsi il vestito e a indossarlo, salvo poi avere un altro pensiero che non riesce poi bene a comprendere: la fame! E a causa della fame incorre in alcuni episodi spaicevoli che faranno sì che cammini zoppicando e con le mani sotto le ascelle per il resto della vita.
Abbiamo cambiato leggermente il finale perchè non avevamo un'idea valida su come rappresentare il carro nero su cui viaggiano i personaggi che poi danno un nome ad Arlecchino, e allora ce lo siamo inventato.

Con l'aiuto di una mamma che lavora in un'azienda di divani, quindi un'esperta di come fare imbottiture e altro, abbiamo avuto anche l'uovo gigante da cui far sbucare Arlecchino. Col tempo si è un po' ammaccato, ma ha retto benissimo alle innumerevoli prove e all'essere sempre messo via in posti non adatti.
L'allegria e il tempo dovevano essere inizialmente rappresentati dai miei "dipinti" su polistirolo, che alla fine sono diventati parte del decoro murale, e sostituiti da un clown, metafora dell'allegria, e da una persona che indossava un costume da orologio, e, provvidenzialmente, le maestre quest'anno come lavoretti di carnevale hanno fatto costruire delle maschere-orologio, perciò aveva anche la maschera da orologio! Quella di uno dei nostri bambini.
Anche il Sole e la Luna sono infine stati impersonati da due mamme: una maschera da Luna che qualcuno già aveva, così come il mantello "notturno" e una da Sole fatta con un piatto di carta e un grande lenzuolo giallo.
Arlecchino era strepitoso: agilità e capacità di recitare sia come espressioni, movenze, sia come capacità di seguire la lettura, sono doti rare ed eccezionalmente presenti nella nostra mamma-insegnante-attrice.
Le musiche che ci hanno accompagnato sono state tratte dai film del grande Fellini.

Roberto Piumini e Giovanni Manna
La nascita di Arlecchino
Fabbri Editore
Collana Albi Illustrati
2002
ISBN-10: 8845180573
ISBN-13: 978-8845180576


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