domenica 6 gennaio 2013

L'avvistamento della befana e il ritrovamento del carbone

Come vi raccontavo nel post di ieri sul libro, la Befana vien di notte, con le scarpe tutte rotte, con le toppe alla sottana, un sacco pieno di doni e la scopa di saggina, la gerla sulle spalle e le calze rosse e gialle.

Ebbene, la Befana è stata avvistata questa notte in volo sull'Europa

Ma la nostra povera vecchia Befana ha sì la gerla sulle spalle, ha la gonna rattoppata, ma non ha nè le scarpe nè le calze, chissà che freddo! E' una Befana romana (forse lì fa meno freddo la notte fra il 5 e il 6 gennaio), ricordo di un ormai antico Capodanno passato nella meravigliosa Città Eterna, vicinissimi alla scalinata di Piazza di Spagna, e acquistata alle bancarelle che vendevano praticamente soltanto befane e dolciumi per la calza.

Ricordi stupendi...legati anche alle risate di aver scelto on line un hotel in pieno centro storico che era più storico del centro stesso, nel senso di vecchissimo, decrepito, con velluti e tappezzerie risalenti almeno alla Breccia di Porta Pia, ma sicuramente di grande fascino e con una posizione che consentiva di circolare a piedi per tutta la parte centrale e di godersi i concerti di San Silvestro nelle piazze senza il problema di come rientrare.

Tornando alla nostra Befana, ieri si è impegnata e ha prodotto, per la prima volta in vita sua, il carbone di zucchero.
Ed eccolo qui. La ricetta, come vi ho scritto ieri, l'ho presa dal sito Tempo di Cottura


Ingredienti:

350g di zucchero semolato,
75g di acqua,
50g di zucchero a velo circa, tenetene a portata di mano di più in caso la ghiaccia venisse troppo liquida,
un cucchiaio (circa 10g ) di albume d’uovo.

Procedimento

Cominciate prendendo un contenitore resistente al caldo (es. una piccola pirofila) e ricoprendolo di carta di alluminio. Se prendete un contenitore piuttosto ampio (una ventina di cm. di diametro) otterrete del carbone sottile come il mio, se lo prendete piccolo avrete dei pezzettoni spessi. Poichè i miei bimbi sono piccoli e uno mezzo sdentato, ho preferito un carbone più sottile e facile da mangiare.

Mettete in un pentolino l’acqua con lo zucchero e fate sciogliere a fiamma bassa fino a raggiungere i 130 gradi (se avete un termometro da cucina è il momento di usarlo, altrimenti, come vedete dalla foto, dovrete attendere il momento in cui l'acqua con lo zucchero bolle fino a formare così tante bolle da sembrare schiuma, ma non aspettate fino a quando comincia a ingiallire perchè starebbe caramellando!)

Nel frattempo preparate la ghiaccia mescolando con la frusta un cucchiaio di albume e lo zucchero al velo.

Appena avrete raggiunto la temperatura spegnete.

Aggiungete un cucchiaino di ghiaccia e mescolate.
Si formerà una schiuma che aumenterà sempre più di volume, si gonfierà:
A questo punto versate il contenuto contenitore rivestito di alluminio. Potrebbe continuare a gonfiarsi per poi ridiscendere un po':


 Lasciare raffreddare (attenzione perchè gli sciroppi di zucchero sono ustionanti a lungo, perciò pensate bene di mettere un sottopentola sotto al vostro contenitore se lo mettete su superfici delicate!).
Tagliare a cubetti e conservare in un luogo asciutto.

Poichè mi avanzava molta ghiaccia, ho deciso di fare anche il carbone grigio. <grigio, non nero, perchè non volevo usare molto colorante, ma solo una puntina di nero.
Ho rifatto lo sciroppo di acqua e zucchero e, mentre erano sul fuoco a bollire, ho aggiunto una punta di nero alla ghiaccia e un po' di vaniglia per aromatizzare almeno il carbone grigio. Ho ripreso le fruste e ho mescolato bene.Poi ho seguito il procedimento di prima e il risultato è stato così:

Alla fine ho staccato, una volta freddissimo, il tutto dall'alluminio, e ho spezzettato con le mani:
E ora il tutto è nelle calze dei bimbi (l'ho avvolto in altro alluminio perchè non avevo i sacchettini trasparenti di plastica) insieme a qualche monetina di cioccolato al latte e a qualche topolino di gianduia, e a qualche monetina vera in attesa delle loro manine e delle loro bocche fameliche!

2 commenti:

  1. Grazie, ci hai salvato la festa della Befana! Quest'anno e' arrivata troppo presto! Cosi' non avevo in casa nulla, ma proprio nulla, da far trovare ai piccoli al loro risveglio. Per fortuna, a volte la fiaba della buona notte puo' essere letta anche da papa', cosi' mi sono trasformata in befana/pasticcera/pasticciona, e mi sono messa al lavoro, ieri sera. Purtroppo, invece di guardare le foto pubblicate, ho semplicemente seguito le istruzioni che avevo scritto su un fogliettino, quindi il nostro carbone aveva buchi piccolissimi. I bimbi sono stati felicissimi comunque, ed il sapore di zucchero ovviamente piace sempre.
    Non so quanto posso scrivere, ma vorrei dare alcuni consigli dalla mia esperienza:
    1. Se non si ha un termometro da cucina (come me!), meglio procurarsene uno per il prossimo anno. O aspettare veramente che si formino delle belle bolle nello sciroppo di zucchero (ovvero, OSSERVARE bene le foto pubblicate, prima di agire!!!);
    2. Aggiungere veramente solo un cucchiaino di ghiaccia: e' sufficiente per farlo gonfiare, e non da' sapore di uova al carbone (ho fatto cosi' al primo tentativo, ma quello che abbiamo mangiato oggi era il terzo: ho ripetuto il procedimento per tre volte in tutto, ed infine e' rimasto un po' di sapore di uova).
    3. Magari essere un po' piu' cuoche e un po' meno esperimentatrici pasticcione, aiuta....

    Grazie mille!!!! :)

    CIAO!
    ema

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  2. Secondo me aiuta anche la fortuna del principiante a volte...quante volte le cose vengono bene al primo esperimento e poi quando cerchi di riprodurle, specialmente se lo fai per altri o per gli ospiti, sono un flop?
    Anche il nostro carbone, però, ha delle bollicine d'aria veramente piccole, non so se ad altri sia venuto con bolle grandi grandi!
    Grazie per il feedback

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