giovedì 25 ottobre 2012

Portacandele in cera

Qui da noi le candele sono molto amate...ma molto molto.

Così finiamo sempre per avere dei residui di cera quando le candele finiscono, e li raccogliamo tutti per poi riciclarli. (La differenza fra riutilizzare e riciclare, re-use and recycle: riutilizzare vuol dire usare la stessa cosa per altri scopi o darla ad altri che la utilizzino quando a noi non serve più, riciclarla significa trasfromarla in qualche cosa d'altro. In questo caso trasformiamo, sebbene otteniamo sempre oggetti di cera.)

A casa della bisnonna abbiamo trovato una famosa schisceta (in milanese si diceva così): un pentolino in cui si usava mettere il cibo da portarsi al lavoro. Il pentolino era in alluminio, era piccolo, si chiudeva ermeticamente piegando il suo stesso manico, e permetteva di scaldare sul fuoco il cibo. Erano forse molto più ingegnosi allora: il manico pieghevole è formidabile anche per riporre negli armadi le pentole senza occupare troppo spazio, e lo sarebbe, se il pentolino non fosse in alluminio, anche per occupare poco spazio nella lavastoviglie. Ora trovare pentole col manico pieghevole o che si stacca si rivela quasi una mission impossibile! o super costosa!

Ecco qui la nostra schisceta:






Ora la schisceta è stata riutilizzata: si è trasformata nel nostro pentolino per la raccolta della cera nel tempo e per potervi sciogliere la cera quando ci occorre senza sacrificare pentole di casa.

Tornando alla nostra cera, questa volta abbiamo deciso di riciclarla facendone dei contenitori per candeline scaldavivande.

Eccoli qui:

A noi piacciono moltissimo...al buio diventano semitrasparenti, lattiginosi, e l'effetto d'atmosfera è assicurato!
Ne abbiamo fatti diversi e abbiamo ottenuto sfumature diverse da portacandela a portacandela, perchè avevamo raccolto residui di candele di colori diversi.









Se volete cimentarvi in questo lavoretto, vi raccomando molta attenzione: non è adatto a bambini molto piccoli. Diciamo che se ascoltano bene tutto ciò che dite loro, può andare dai 5 anni circa, poichè si lavora col fuoco e con la cera molto calda.

Che cosa vi occorre:

  • resti di cera (se non ne avete potete comprare la cera in granelli che vendono per fare le candele in casa);
  • un pentolino in cui mettere la cera;
  • un pentolino più grande in cui mettere acqua per la cottura a bagnomaria;
  • un palloncino
  • acqua calda ma non bollente da mettere nel palloncino.

Come fare:

Fate scaldare a bagnomaria il pentolino con la cera. Che cosa significa a bagnomaria? Significa mettendo la cera nel pentolino più piccolo, che poi metterete a bagno nell'acqua contenuta nel pentolino più grande (attenzione a non far traboccare l'acqua dal pentolino più grande), che poi metterete sul fuoco, meglio ancora con un frangifiamma. In questo modo la cera si scioglierà lentamente e senza bruciare, perchè il calore raggiunto nel pentolino più piccolo sarà inferiore a quello che raggiungerebbe se lo metteste direttamente sul fuoco.

Quando la cera comincia a sciogliersi, riempite il palloncino, attaccandolo al rubinetto, di acqua calda non bollente, fino a ottenere la grandezza che desiderate.
Deve comunque essere teso.

Ora il palloncino è pronto per essere immerso nella cera bollente senza scoppiare. Ricordatevi l'acqua: deve essere calda, altrimenti il palloncino scoppierà a contatto con la cera.


Bagnate il palloncino nella cera fusa fino all'altezza desiderata per il vostro portacandele (ricordatevi che non deve stringersi verso l'alto altrimenti la fiamma della candelina che vi metterete lo scioglierà).

Il palloncino deve stare due-tre secondi immerso, non di più. Poi lo sollevate e lo lasciate sgocciolare, e aspettate che la cera si raffreddi prima di reimmergerlo (ci vogliono pochi secondi).

Continuate ripetendo l'immersione-sgocciolamento-raffreddamento per tante volte, tantissime, fino a ottenere lo spessore desiderato. Ricordatevi, ancora una volta, che deve rimanere immersa per due-tre secondi, altrimenti la cera che si era già depositata sul palloncino si scioglierà e si dovrà ricominciare.





Se avete più bambini (come me) glielo potete far fare a turno, uno dietro l'altro, così intanto si raffredda lo strato di cera precedente: un'immersione, via, il secondo bimbo, un'immersione, via, il terzo bimbo (se c'è), e così via ripetendo.

Buon divertimento e buona atmosfera serale con le vostre candeline nel portacandele di cera!




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